L’attività artistica di Rosa Maria Ponte

(Gabriella Maggio)

Sospeso tra acque e cielo il castello Utveggio appare il luogo ideale per fare cultura e  non soltanto per parlare di cultura. Oggi pomeriggio tre donne hanno fatto cultura nelle sale del Castello che incombe su Palermo, a volte minaccioso o volte onirico con quel suo colore rosa inadatto ad una costruzione così imponente e al genere “castello”. Ma nell’ampio  spiazzo sul quale si innalza,  la mole scompare assorbita  tra acque e cielo. Continua a leggere

Chi vuol proseguire la serie? Oggi, tema: gli occhi

(Carmelo Fucarino)

Li occhi su fatti pi vidiri.
Cu avi occhi, vidi.
Occhiu chi nun vidi, cori chi nun doli.
Nun ci restaru ca occhi pi chianciri.
Davanti all’occhiu du mundi.
Chianciu cu un’occhiu.
Lu fici a’ occhiu
Nun vidia u travu n’all’occhiu.
Mi ia cu dita na l’occhi.
U’ n’avia occhi ca pi idda.
Facìa l’occhi duci.
Facìa l’occhiu di triglia.
Occhi di pisci mortu.
L’occhiu di u’ patruni ingrassa u’ cavaddu.
Quattr’occhi ci viduni megliu di du.
L’occhiu voli a’ so parti.
Occhiu pi occhiu, denti pi denti.
La gatta pietusa fa li gattini cechi.
Un occhiu a la gatta e uno a la padedda.

Tanti auguri Alfonso

Il Lions Club Palermo dei Vespri augura un felice compleanno al Socio Alfonso Rabiolo

Un mito in 100 parole: Mare che scalda il cuore

(Gabriella Notarbartolo)

Il mio mito  è il mare. Tempo fa ho lavorato per un anno intero in un paese di montagna sulle Madonie. Il viaggio era faticoso eppure, appena mi lasciavo alle spalle il paesaggio montano e rivedevo il mare  mi sentivo già a casa,  avvertivo un senso di pace e di serenità . Il mare lo amo e lo rispetto ed amo e rispetto anche tutte le creature che ci vivono.  Ascoltare il rumore delle onde, sentire il profumo della brezza marina e guardare le sfumature d’azzurro, di verde e  di blu del  mare mi riempe l’anima e scalda il cuore.

Un mito in 100 parole: il tronista

(Mimmo Caruso)

Opterei per qualcosa di vintage e  radical chic.
Una montatura rossa pacchiana alla Ivan Graziani.
Scegliere un paio di occhiali diventa un dilemma, se fai il modello.
Io, poi, voglio partecipare ad “Uomini e donne”.
Il mio sogno.
Sono sacrifici, sapete?
Dieta bilanciata, palestra, mille privazioni.
Ogni giorno leggo quintali di riviste gossip per tenermi informato.
E poi decine di fotografie per i provini.
La vista me la sono rovinata così: ogni scatto, un flash, e Salvo, il fotografo, che continua a ripetere:
«Guarda l’obiettivo».
Del resto, come dice sempre lui:
«Prima viene il lampo e poi arriva il trono».

Come eravamo

Scorci di imprenditoria straniera in Sicilia tra Ottocento e Novecento[1]

(Renata De Simone)

Manifesto pubblicitario del vino Marsala Hopps

I Parte

La storia, si dice, è maestra di vita, dovrebbe  cioè dare suggerimenti e stimoli al  nostro agire. In un’epoca come quella in cui viviamo, di crisi globale che investe pesantemente il mondo del lavoro, penalizzando in particolar modo il Sud del nostro Paese, che appare ripiombare in un grave stato di emarginazione e nella mancanza di prospettive concrete di sviluppo, mi viene in mente un  periodo storico non certo privo di contrasti di ordine politico, sociale e culturale per la Sicilia, ma pure pullulante di esempi virtuosi  che vedono  l’isola centro di interessi economici tali da attirare nell’Isola capitali  e imprenditoria straniera: il  secolo XIX. Come sempre mi fanno da guida documenti e immagini conservate gelosamente negli archivi siciliani. Continua a leggere

Un mito in 100 parole: le scarpe

(Giulietta T.)

L’obbiettivo è arrivare a colpire l’attenzione che si focalizza sui miti del nuovo bello. Con le sorprendenti riscoperte dell’acquisto, che veniva furtivamente rubato dalle piccole bambine, indossato con ansia delle ragazze in fase di sviluppo, e calzati con orgoglio dalle donne adulte, la società moderna tende a guardare con occhio diverso coloro che ne fanno uso abbondante. Il simbolo, nuovo e vecchio, della femminilità, nasconde classe ed eleganza. Si amano le forme e i colori, ma si odiano i terribili crampi che il mal di piedi ha provocato per il portamento. Nonostante tutto, esse rimangono oggetto indiscusso di bellezza estetica.

Un mito in 100 parole: due ruote

(Federica Tripi)

Tutti la vorrebbero avere, è un mito di oggi, ma anche dei giorni passati; infatti, anche se essa è stata creata nel 1946, non è mai passata di moda, anzi con gli anni ha sempre acquistato maggiore successo. E’ alla portata di tutti sia per quanto riguarda il costo, sia per l’ età, infatti è posseduta da ragazzi, da adulti e anche da anziani. E’ sportiva, e per questo motivo viene spesso utilizzata nei film per affrontare passeggiate per tutta la città. E’ uno storico modello di scooter che rimane uno degli esempi di design industriale più riuscito al mondo…

L’istruzione (II)

(Pinella Bongiorno)

Da siffatta temperie culturale, Dacia Maraini prende le mosse per il suo romanzo dove maturano i pensieri che agitavano don Pericle mentre osservava la duchessa Marianna Ucria «sempre a leggere libri…sempre dietro alle parole scritte…c’è qualcosa di ridicolo in questa smania di capire […] non sanno godersi la vita queste aristocratiche di oggi, si impicciano di tutto, non conoscono l’umiltà, preferiscono la lettura alla preghiera…».4 L’aristocrazia d’altronde vigilava, con altrettanto rigore, su qualsiasi riforma che avrebbe potuto minacciare gli antichi privilegi e ben pochi nobili, a motivo degli studi, hanno consegnato la propria firma ai posteri: i libri che figuravano nelle dimore gentilizie spesso fungevano da suppellettili senza costituire insidiose fughe per il pensiero. Continua a leggere

Donna e Ministeri nella Chiesa

(Valeria Trapani)

L’Ordo Virginum: la ricchezza dell’amore donato

Tra le presenze ministeriali femminili nella vita della Chiesa un ruolo decisamente prezioso è quello svolto dall’ordine delle vergini consacrate, donne che hanno scelto di consacrare tutta la propria vita al servizio di Dio e della Chiesa pur permanendo in uno stato di vita perfettamente assimilabile alla condizione laicale. Si tratta di una realtà che la Chiesa ha conosciuto già in epoca apostolica e che, scomparsa in favore dell’accrescersi delle congregazioni religiose femminili, è stata riportata in luce a seguito del Concilio Vaticano II, nel 1970 con la promulgazione dell’Ordo Consecrationis Virginum.

pubblicato in “La VITA  IN CRISTO E NELLA CHIESA2 LVIII 5

( 2009) 46-48